Se bastasse un momento di gioia è un romanzo corale
che appassiona il lettore fin dalle prime pagine. Sembra una tela sulla quale
l'autrice Patrizia Bove ha ricamato con certosina attenzione i suoi personaggi.
Attraverso una puntuale ricerca ci si ritrova a vivere uno dei momenti storici
più tristi : il fascismo e la guerra, la Napoli dei tedeschi prima e degli
alleati poi. Protagonista è una giovane donna Tina, ragazza volitiva,
determinata ed affascinante che vede sconvolta la sua esistenza una mattina
d'inferno, il 4 dicembre del 42. Da quel momento dovrà dire addio alla
spensieratezza ed inizierà per lei una " formazione" che
l'accompagnerà nel suo percorso, una evoluzione del personaggio. Mediante una
scrittura "intima", la scrittrice ci conduce nei pensieri di Tina,
nei suoi sogni, nelle sue vicende fino all'incontro con l'Amore, che riesce a
sopravvivere alle brutture, " perché il tempo consuma tutto tranne
l'Amore". Un libro intriso di speranza, dove anche tra bombe ed attacchi
vive il barlume di un domani di Pace. Ciò attraverso anche la capacità di non
smarrire i valori, quelli che forniscono radici: la famiglia, il matrimonio, i
figli, la solidarietà.Attimi infiniti come una vigilia di Natale passata
attorno ad un tavolo, con ben poco da mangiare, ma tanto da condividere.
Stringersi e sentirsi meno fragili di fronte alla Violenza, una guerra che non
risparmia nulla, che " quando non separa i genitori dai figli mandandolo
questi ultimi al fronte, mette gli uni contro gli altri col veleno dell'ideologia
e del fanatismo".
La vicenda si snoda attraverso due luoghi: Napoli e San
Salvatore Telesino dove la famiglia di Tina troverà rifugio il 15 giugno del
43. Lì il cuore della protagonista si aprirà nuovamente alla Vita, convinta che
il futuro appartiene a coloro che hanno la capacità di imprimergli una
destinazione , mediante le scelte. Questo racconto/diario è un frammento
significativo della storia di un'epoca che appare lontana e che invece andrebbe
sempre ricordata, soprattutto sui banchi di scuola dove è fondamentale il ruolo
della Memoria per non divenire moderni " complici" di brutture e
angherie. La vicenda narrata , " frammento di vita", rivendica un
proprio assunto di verità, non importa quanto personale. Libri come questo rappresentano
un " risveglio" essenziale ed importante in un momento storico troppo
invaghito nei confronti del presente, volto troppo al futuro e poco propenso a
ricordare. Solo attraverso il filo delle generazioni passate i giovani possono
davvero costruire il loro percorso. I ricordi sono preziosi, fondamentali per
costruire la nostra identità di singoli e di popolo.
LUISA CICCONE
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