mercoledì 16 agosto 2017

SE BASTASSE UN MOMENTO DI GIOIA



Se bastasse un momento di gioia è un romanzo corale che appassiona il lettore fin dalle prime pagine. Sembra una tela sulla quale l'autrice Patrizia Bove ha ricamato con certosina attenzione i suoi personaggi. Attraverso una puntuale ricerca ci si ritrova a vivere uno dei momenti storici più tristi : il fascismo e la guerra, la Napoli dei tedeschi prima e degli alleati poi. Protagonista è una giovane donna Tina, ragazza volitiva, determinata ed affascinante che vede sconvolta la sua esistenza una mattina d'inferno, il 4 dicembre del 42. Da quel momento dovrà dire addio alla spensieratezza ed inizierà per lei una " formazione" che l'accompagnerà nel suo percorso, una evoluzione del personaggio. Mediante una scrittura "intima", la scrittrice ci conduce nei pensieri di Tina, nei suoi sogni, nelle sue vicende fino all'incontro con l'Amore, che riesce a sopravvivere alle brutture, " perché il tempo consuma tutto tranne l'Amore". Un libro intriso di speranza, dove anche tra bombe ed attacchi vive il barlume di un domani di Pace. Ciò attraverso anche la capacità di non smarrire i valori, quelli che forniscono radici: la famiglia, il matrimonio, i figli, la solidarietà.Attimi infiniti come una vigilia di Natale passata attorno ad un tavolo, con ben poco da mangiare, ma tanto da condividere. Stringersi e sentirsi meno fragili di fronte alla Violenza, una guerra che non risparmia nulla, che " quando non separa i genitori dai figli mandandolo questi ultimi al fronte, mette gli uni contro gli altri col veleno dell'ideologia e del fanatismo".

La vicenda si snoda attraverso due luoghi: Napoli e San Salvatore Telesino dove la famiglia di Tina troverà rifugio il 15 giugno del 43. Lì il cuore della protagonista si aprirà nuovamente alla Vita, convinta che il futuro appartiene a coloro che hanno la capacità di imprimergli una destinazione , mediante le scelte. Questo racconto/diario è un frammento significativo della storia di un'epoca che appare lontana e che invece andrebbe sempre ricordata, soprattutto sui banchi di scuola dove è fondamentale il ruolo della Memoria per non divenire moderni " complici" di brutture e angherie. La vicenda narrata , " frammento di vita", rivendica un proprio assunto di verità, non importa quanto personale. Libri come questo rappresentano un " risveglio" essenziale ed importante in un momento storico troppo invaghito nei confronti del presente, volto troppo al futuro e poco propenso a ricordare. Solo attraverso il filo delle generazioni passate i giovani possono davvero costruire il loro percorso. I ricordi sono preziosi, fondamentali per costruire la nostra identità di singoli e di popolo. 

LUISA CICCONE

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